Anno Europeo dello Sviluppo

L’Unione Europea, il più grande donatore di aiuti al mondo, ha proclamato il 2015 “Anno europeo per lo sviluppo” con l’intento di informare i cittadini sulle attività di cooperazione dell’Unione stessa e dei paesi membri a favore dei paesi in via di sviluppo. Il 2015 è stato un anno particolarmente importante per le attività di cooperazione grazie ad Expo Milano 2015, che ha focalizzato l’attenzione globale sui temi della nutrizione e dello sviluppo agricolo sostenibile e grazie all’adozione, da parte delle Nazioni Unite, della nuova Agenda di sviluppo, la cosiddetta “Agenda 2030”, con la quale i paesi aderenti all’ONU si impegnano a combattere la povertà e a promuovere lo sviluppo sostenibile. L’Italia ha un ruolo di grande importanza e fa degli aiuti allo sviluppo una componente essenziale della sua politica estera.

I programmi di sviluppo intendono migliorare le condizioni di vita delle popolazioni in via di sviluppo e sono perciò un investimento a favore della pace e della stabilità mondiali, diversamente inconcepibili in un contesto di povertà e sottosviluppo. I programmi di sviluppo attuati negli ultimi 15 anni dall’Italia, dall’Unione Europea e dalla comunità internazionale hanno infatti portato, a solo titolo di esempio, a una riduzione di circa la metà del numero di persone malnutrite o sottonutrite.

Molto resta ancora da fare. Aiutare i paesi in via di sviluppo a costruire società prospere e pacifiche non è solo una questione morale ma significa contribuire alla costruzione di un mondo più sicuro e con maggiori potenzialità di scambi, anche commerciali, per l’Italia e l’Europa.

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